Lezione Accademica - Moltiplicazione del Corpo

narrato parlato pensato parlato altrui

Dopo tanto tempo di studio nelle varie tecniche basilari, finalmente era giunto il momento per Akihiko di mettersi alla prova anche con la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo. Quella mattina avrebbe avuto la lezione riguardante proprio quel jutsu; non che non si fosse allenato in solitario pur di riuscire ad eseguirlo nel migliore dei modi, ma sicuramente per lui aveva un'enorme importanza dedicarsi anche alle varie attività dell'accademia, purchè ciò gli permettesse di raggiungere il suo scopo, quello che ancora non era andato perduto nonostante tutto: diventare il ninja più forte del suo Clan, superando perfino il suo stesso fratello, ancora troppo distante da lui in termini di forza e potenza, oltre che conoscenza. Si svegliò presto, come al solito, così da dedicare la prima mezz'ora della sua giornata alla meditazione, per poi concentrarsi la successiva mezz'ora sull'allenamento fisico prescritto dai medici che si occupavano della sua riabilitazione. La colazione fu abbondante, ricca di frutta e cereali; del resto il suo fisico aveva costantemente bisogno di nuove energie visti i suoi assidui esercizi. Si mise indosso la sua classica tuta da ninja che amava utilizzare nella maggior parte delle occasioni, per poi fornirsi di tutto l'equipaggiamento necessario per prepararsi alle lezioni. Uscì di casa, percorrendo poi la strada che lo separava da una delle vie principali del villaggio che l'avrebbero condotto all'Accademia Ninja. La giornata era particolarmente uggiosa, ma Akihiko amava la pioggia ed il cattivo tempo, amava sentire l'odore dell'erba bagnata e della terra umida. Giunto a destinazione entrò dall'ampio ingresso principale, dirigendosi in fretto verso l'aula in cui era solito andare. La maggior parte dei suoi compagni avevano perfino dieci anni in meno di lui ma questo non lo disturbava affatto nonostante spesso venisse schernito per questo. Lui si sentiva semplicemente acerbo ma sapeva bene di avere un grande potenziale dentro di se che doveva unicamente essere risvegliato. Quando la campanella che indicava l'inizio delle lezioni suonò l'insegnante fece il suo ingresso in aula.
"E' tempo di imparare una delle tecniche basilare per uno Shinobi, la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo. Chi mi sa dire in cosa consiste?"
Velocemente Akihiko alzò la mano, aspettando che il suo insegnante gli desse il permesso per rispondere. Una volta ottenuto abbassò il braccio, iniziando a spiegare per bene ciò che conosceva riguardo la tecnica.
"Si tratta di un Ninjutsu semplice ma efficace che permette di creare dei cloni di se stessi, esattamente identici, che tuttavia non avranno alcuna consistenza corporea, presentandosi quasi come degli ologrammi. Questi, ovviamente, non potranno quindi utilizzare alcun tipo di jutsu o parlare, esattamente come tutti i cloni incorporei. Solitamente vengono impiegati per condurre attacchi a sorpresa o per distrarre il proprio avversario."
Il maestro sorrise, complimentandosi con Akihiko per le sue corrette informazioni spiegate con estrema semplicità e completezza. A quel punto il ragazzo cessò di parlare, consentendo al suo superiore di riprendere la lezione.
"Bravo, Akihiko. La tecnica serve appunto per scopi puramente strategici quindi non ha la capacità di permettervi di arrecare danno tramite i cloni creati. Per utilizzarla correttamente dovrete avere un buon controllo del vostro chakra, riuscendo a dividerlo equamente tra le copie create, distribuendolo bene così da far prendere all'ologramma le vostre sembianze, un po' come accade nella Tecnica della Trasformazione, che vedremo in seguito."
Lo Hyuga aveva già provato ad utilizzare la tecnica, ma spesso non riusciva a capire come potesse convogliare la giusta quantità di chakra che permettesse alla copia di assumere l'aspetto corretto.
"Chi vuole provare per primo?"
Come in precedenza, il ragazzo alzò la mano, offrendosi volontario per primo.
"Vorrei provarci io."
Con questa frase si guadagnò le occhiatacce di tutti gli altri compagni. Aki non voleva affatto mettersi al di sopra di loro o mostrare una qualche superiorità, voleva semplicemente dimostrare a se stesso che poteva farcela, senza alcun timore di fallire nel provarci. Giunto dinanzi al suo insegnante compose il sigillo necessario per compiere la tecnica, convogliando il chakra esattamente nella maniera in cui gli era stato consigliato durante la lezione, cercando di dividerlo così da produrre almeno due copie di se stesso.

Subito un fumo avvolse i suoi fianchi, facendo apparire però una sola copia priva di qualsivoglia vestito. A quel punto tutti iniziarono a ridere, ma Akihiko mantenne la sua espressione seria e priva si qualsivoglia imbarazzo, facendo velocemente sparire ciò che aveva appena creato.
"Mi scusi, mi dia una seconda possibilità e soddisferò la sua richiesta."
Per la seconda volta il ragazzo compose il sigillo necessario, concentrando il chakra in parti uguali e distribuendolo uniformemente nei punti giusti così da produrre un fumo biancastro sia al suo fianco destro che a quello sinistro.

Appena questo si diradò, lasciò spazio a due perfette copie, estremamente identiche all'originale. Senza dare spazio a nessun commento Aki, dopo un breve inchino al suo superiore, si girò e tornò al suo posto, lasciando che gli altri potessero farsi avanti dopo di lui. Le risate si erano placate e gli sguardi di sfida erano ancora numerosi, ma allo Hyūga non importava, voleva solamente dimostrare a se stesso che poteva migliorare più di quanto il suo stesso fratello non avesse mai fatto.