Il Laboratorio Abbandonato

Senza fiatare in alcun modo, la donna acconsentì all'aiuto richiesto, sfilandosi un semplice acciarino dalla tasca e accendendo la torcia di fortuna creata da Kamui. Il percorso verso le rampe di scale non sembrava poter essere pericoloso; non c'erano altre vie d'accesso o di passaggio per quel luogo e qualunque offensiva sarebbe stata facilmente individuata senza problemi. Scendendo le scale, il ninja si ritrovò in un grande laboratorio, colmo di macchie di sangue ovunque. Sulle pareti potevano vedersi vari macchinari biotecnologici e numerose teche con strani organi deformi e parti del corpo mutilate. A prima vista poteva sembrare decisamente qualcosa di poco legale. Solo qualche secondo dopo uno strano rumore saltò alle orecchie di Kamui, un lieve singhiozzo proveniente da una voce maschile. I lamenti provenivano da una gabbia aperta, in cui un'ombra dalle fattezze umane sembrava fare capolino, rannicchiata in un angolo. Sembrava esserci però qualcosa di strano. Più ci si avvicinava alla figura e più si poteva avvertire con chiarezza una sensazione di pesantezza, quasi come se una grande quantità di chakra fosse stata rilasciata liberamente nell'aria, ad agire sull'atmosfera intorno. Non sembravano esserci altre figure intorno e sicuramente non c'era traccia dei fenomeni che gli erano stati descritti al momento dell'accettazione della missione.