Il Laboratorio Abbandonato

Spaventato visibilmente dalle parole di Kamui, il mercante iniziò a ridere nervosamente, cedendo il coltello alle mani del giovane ninja.
"Eh eh, non c'è bisogno di scaldarsi amico, mi stai simpatico quindi te lo lascerò per cento ryo, proprio come hai chiesto!"
Con un po' di concentrazione si sarebbero potuti vedere gli occhi lucidi dell'uomo, che tradivano la sicurezza delle sue parole. Non era sicuramente abituato a sentirsi rispondere in quel modo e per quanto fosse abituato a trattare sui prezzi, probabilmente nessuno aveva avuto con lui le armi giuste per abbassare quasi del cinquanta per cento il prezzo. Senza troppi convenevoli sparì poi sul retro del piccolo stand, nascosto da alcune tende. Dei lievi singhiozzi raggiunsero le orecchie di Kamui, ormai costretto a recarsi al punto d'incontro per procedere con la missione. Una volta incontrati, la donna non si sprecò nemmeno a salutarlo, limitandosi a fargli un gesto con la mano per seguirla. La strada non era lunga, ma dovettero passare attraverso varie fessure nelle rocce e grotte anguste per raggiungere il luogo in cui era stato individuato il laboratorio. Proprio come raccontato dal povero mercante, dalla facciata dell'edificio, incastonato nella parete rocciosa, sembrava impossibile accedere, fatta eccezione per la grande porta d'ingresso di ferro che sembrava essere stata scardinata con forza dall'interno. Non ci voleva un genio a capirlo, ma chiunque fosse stato doveva essere dotato di una forza fuori dal normale. Inaspettatamente la donna si fece più seria, iniziando a dare voce ai suoi pensieri.
"Chiunque sia stato non è detto che non sia più nella zona. Non ho mai creduto ai fantasmi, quindi i rumori che ogni tanto vengono uditi dall'interno potrebbero essere stati prodotti proprio dall'artefice di questa distruzione."
Sembrava quasi che la donna potesse essere in pensiero per Kamui, ma i suoi modi, ancora bruschi e rigidi, tradivano quelle parole che potevano far pensare ad una persona apprensiva. Il ninja avrebbe dovuto organizzarsi. All'interno l'illuminazione era scarsa e probabilmente sarebbe stato pericoloso anche se nessuno fosse stato all'interno viste le condizioni pericolanti di alcune parti della struttura. Dalla porta poteva vedersi una grande stanza iniziale quasi deserta, senza particolari oggetti se non qualche sedia ed alcuni banconi, mentre più avanti, un lungo corridoio sembrava dirigersi verso una rampa di scale che portava ad un piano superiore ed un'altra verso un piano inferiore.