Epidemia dagli Occhi Perlacei

Akihiko e il dottor Haruki si recarono presso l'area delle persone malate, dove erano ospitati i membri del clan Hyūga colpiti dall'epidemia. Mentre osservavano attentamente i pazienti, il dottor Haruki dimostrava grande compassione nel trattare ogni caso, facendo tesoro delle informazioni che poteva raccogliere. Mentre Akihiko era concentrato sull'osservazione dei sintomi e sulla comunicazione con i pazienti, il dottor Haruki sembrava agire con una certa riservatezza, mantenendo i suoi pensieri per sé. I suoi occhi perla si muovevano rapidamente da un paziente all'altro, analizzando attentamente ogni aspetto della malattia. Mentre Akihiko formulava domande e cercava indizi, il dottor Haruki rispondeva in modo enigmatico, rivelando solo informazioni parziali. A volte sembrava rivelare conoscenze specifiche sulla malattia che non aveva condiviso in precedenza, ma senza rivelare completamente la fonte di tali informazioni. Inoltre, durante l'esame dei pazienti, il dottor Haruki aveva accesso diretto ai loro dati medici e ai loro campioni di sangue. Era l'unico a poter analizzare in dettaglio il virus e le sue peculiarità. Mentre faceva ciò, sembrava sempre un passo avanti agli altri, come se avesse una comprensione intima del virus e della sua struttura. Il mistero si infittiva, e la figura del dottor Haruki diventava sempre più sospetta. Era il custode delle informazioni vitali, ma anche un possibile artefice dell'epidemia stessa. Akihiko si trovava di fronte a una scelta difficile: continuare a collaborare con il dottor Haruki, sperando di ottenere le risposte che cercava, o mettere in dubbio la sua fiducia e intraprendere un percorso di indagine indipendente per svelare la verità.