Lezione Accademica - Moltiplicazione del Corpo

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    The Wolf.

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    LEZIONE ACCADEMICA


    Test1-NarutoPaperExam2

    Moltiplicazione del Corpo

    CITAZIONE
    Direttive: Bene! Puoi iniziare con il tragitto per arrivare al luogo stabilito, cioè l'accademia del tuo villaggio; descrivi quest'ultima e fai attenzione ai tuoi stati emotivi.
    ● Il tuo addestramento si svolgerà in un unico post;
    ● Il post avrà un numero minimo di 1.000 caratteri (senza contare gli spazi);
    ● Visto che si tratta di una tecnica imparata all'accademia, descrivi ciò che ti ha portato ad impararla;
    ● E' vietato utilizzare spoiler al di fuori dell'allenamento e durante quest'ultimo (potrai inviare quanti MP vuoi per qualsivoglia dubbio);
    ● Descrivi come funziona il jutsu, che requisiti ha, a cosa serve, quali sono gli svantaggi ed è importante che la tecnica non venga utilizzata con successo al primo tentativo;
    ● Inserisci una legenda iniziale dove posterai le voci: Narrato - Pensato - Parlato - Parlato Altrui (con diversi stili e/o colori);
    ● Non serve che la lezione venga approvata, ma è necessario che venga eseguita per passare al grado Genin.
    Buon lavoro!






    Regolamento di proprietà del The Will of Fire - Naruto GDR


    Edited by úlfheðinn' - 22/12/2020, 22:40
     
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    Camminando con passo deciso lungo le strette strade del villaggio, il giovane ninja si dirigeva verso l'accademia. Indossava un tradizionale abbigliamento da aspirante shinobi, con un giacchetto nero con sfumature di arancione e pantaloni blu scuro. Un leggero vento agitava i suoi capelli corvino mentre procede con determinazione. Il suo volto rifletteva una miscela di emozioni: eccitazione per ciò che l'attendeva all'accademia, ansia per le sfide che dovrà affrontare e una fiera determinazione nel dimostrare il suo valore come ninja. Gli occhi scuri e penetranti riflettevano la sua passione e il suo desiderio di eccellere in questa strada scelta.

    Mentre si avvicina all'accademia, riusciva a sentire l'atmosfera vivace e l'energia palpabile. I suoni dei passi e delle voci riempivano l'aria, creando un senso di eccitazione che alimentava ulteriormente la sua determinazione.

    Con un sorriso sul volto, il giovane ninja aprì le pesanti porte dell'accademia e si addentrò nell'edificio. L'interno era vivo di attività, con studenti che si preparavano per le lezioni, discutendo delle loro esperienze Gli istruttori passavano da un gruppo all'altro, fornendo indicazioni e consigli preziosi.

    Kuroshi si unì al flusso degli studenti, cercando di assorbire ogni insegnamento, ogni consiglio e ogni opportunità per crescere come shinobi. Sentiva un senso di appartenenza e di scopo, sapendo di essere nel luogo giusto per realizzare i suoi sogni. Mentre si avventurava più in profondità nell'accademia, gli occhi del giovane si illuminavano di determinazione. Era consapevole che il percorso per diventare un ninja di élite non sarebbe stato facile. Con passo sicuro, si diresse verso la sua aula. Le prime luci del mattino illuminano la stanza, mentre gli studenti si sistemavano ai loro banchi. L'aria era carica di eccitazione e anticipazione per ciò che la giornata aveva in serbo per loro. I muri erano adornati con pergamene e raffigurazioni di eroi passati e famosi ninja, ispirando gli studenti a perseguire la grandezza.

    La giornata iniziò con lezioni teoriche, dove gli studenti appresero la storia e la teoria della tecnica. La lezione del giorno avrebbe riguardato la tecnica della moltiplicazione del corpo che era una delle tecniche base degli shinobi. Consisteva nella creazione di illusioni o copie del corpo dell'utilizzatore per ingannare gli avversari e confonderli durante il combattimento. Per eseguire la tecnica, lo shinobi canalizzava il proprio chakra e lo divideva in parti uguali tra sé stesso e le copie che intendeva creare. Questo processo richiedeva una buona padronanza del controllo del chakra e una concentrazione adeguata. Una volta che il chakra veniva distribuito, vengono create le copie del corpo, che sono identiche all'utilizzatore in termini di aspetto fisico, movimenti e abilità.

    Le copie create dalla moltiplicazione del corpo, tuttavia, sono puramente illusioni e non avevano una presenza fisica reale. Quindi, non potevano causare danni fisici diretti agli avversari. Tuttavia, potevano essere utilizzate in modo strategico per confondere e distogliere l'attenzione dell'avversario, dando all'utilizzatore l'opportunità di attaccare o di prendere la fuga. L'efficacia della tecnica dipendeva dalla capacità dell'utilizzatore di creare copie realistiche e di farle muovere in maniera credibile. Uno shinobi esperto era in grado di creare un gran numero di copie, rendendo difficile per l'avversario individuare l'utilizzatore originale. Inoltre, alcune varianti avanzate della tecnica consentivano alle copie di essere in grado di interagire con l'ambiente circostante, aumentando ulteriormente la loro credibilità.

    Tuttavia, la tecnica della moltiplicazione del corpo aveva i suoi limiti. Le copie create erano vulnerabili e potevano essere facilmente dissolte o disperse se venivano colpite da attacchi avversari. Inoltre, la creazione di un gran numero di copie richiedeva una quantità considerevole di chakra e poteva affaticare l'utilizzatore se veniva eseguita per un periodo prolungato. In conclusione, la tecnica della moltiplicazione del corpo era una abilità fondamentale degli shinobi che permetteva di creare illusioni e copie di se stessi per confondere gli avversari. Se utilizzata con intelligenza e strategia, poteva essere un'arma potente durante il combattimento.

    Per Kuroshi la parte della teoria non era molto complicata, in generale se la cavava al quanto bene con lo studio. Dotato di un intelligenza acuta gli risultava piuttosto semplice assimilare certi concetti. Nonostante si conoscesse a fondo la teoria, era tutt'altro discorso per la pratica.

    -Bene! il prossimo sei tu Kuroshi!!- decretò l'insegnate, mandando a sedere lo studente che aveva appena provato ad eseguire la tecnica e facendo cenno di raggiungerlo in fondo all'aula. Con fare un po' incerto il ragazzino prendeva posto accanto al suo insegnante. Con una certa ansia si preparava ad eseguire la tecnica, radunare il suo chakra, ma la sua padronanza del controllo del chakra non era ancora sufficientemente affinata. Con un movimento brusco delle mani e un tentativo di pronuncia incerta delle parole, lanciò l'esecuzione della tecnica. "Bunshin no Jutsu!" Tuttavia, qualcosa andò storto, per almeno i primi tre tentativi. Invece di creare copie precise di sé stesso, si materializzarono delle figure sproporzionate e deformi. Alcune copie risultavano essere troppo piccole, altre troppo grandi, mentre alcune sembravano quasi ammassi di chakra informi. Le copie si stagliavano davanti allo studente, tremolanti e instabili. Avevano difficoltà a mantenere una forma definita, e le loro caratteristiche fisiche erano distorte e irregolari. Sembrava quasi che avessero subito un errore di progettazione, con braccia troppo lunghe, teste troppo piccole o gambe irregolari. Nonostante i loro sforzi, le copie malriuscite non riuscirono a seguire i movimenti del vero corpo dello studente. I loro passi erano goffi e incerti, e spesso inciampavano l'uno sull'altro. L'illusione di un'armata di ninja fu rapidamente spezzata dall'inefficienza delle copie malriuscite.

    "Dannazione!! perché diamine non mi riesce!!" Brontolava tra sé e sé frustrato dal fatto di non riuscire ad eseguire la tecnica come si immaginava. Si volto con imbarazzo verso il suo insegnate che con un cenno della testa gli concesse un ultimo tentativo. Con una postura ferma e una concentrazione intensa, radunò nuovamente il suo chakra, sentendolo fluire vigorosamente all'interno di sé. Nel momento successivo, si creò un'esplosione di fumo bianco intorno a lui, nascondendo temporaneamente la sua forma.

    Quando il fumo si dissipò, si rivelarono due copie perfette di sé stesso, che si stagliavano ordinatamente davanti allo studente. Ogni copia aveva le stesse fattezze, le stesse abilità e la stessa energia vitale del corpo originale. Le copie si muovevano con grazia e agilità, seguendo i movimenti del corpo originale con precisione millimetrica. Lo studente sorrise soddisfatto, consapevole del successo della sua esecuzione. Sentiva una sensazione di trionfo e di crescita, sapendo di aver superato un altro importante passo nel suo percorso ninja. Con gratitudine per l'opportunità di apprendimento e un senso di umiltà, lo studente ringraziò il suo istruttore prima di tornare a sedersi alla sua postazione.
     
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