The Will of Fire ~ Naruto GDR

Posts written by Shakur

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    Nome Personaggio: Kuroshi Yamada
    Villaggio: Kumo
    Esame Richiesto: Esame di passaggio: Genin
    Link Scheda: X
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    Parlato - Pensato - Parlato altrui


    Come di consueto, Kuroshi, si muoveva agilmente attraverso il villaggio, con passo sicuro e silenzioso. La sua figura slanciata si fondeva con l'ambiente circostante, facilitando il suo passaggio inosservato. Attraversava strade strette e vicoli tortuosi, evitando le zone più affollate del villaggio. Il fruscio delle foglie mosse dal vento e l'odore caratteristico del villaggio gli ricordava la sua casa. Il suono distante dei passi dei suoi compagni risuonava nell'aria, creando un sottofondo familiare che lo rassicurava.

    Il percorso lo condusse attraverso un parco verde, dove gli alberi secolari si ergono fieri e imponenti. Osservava le persone che attraversavano il parco, i commercianti che allestiscono i loro banchi e i cittadini che vanno e vengono. Nonostante il suo obiettivo fosse l'accademia ninja, il ragazzo restava attento a tutto ciò che accade intorno a lui. Dopo aver superato il ponte, il ninja arrivava finalmente all'accademia. L'edificio maestoso si ergeva davanti a lui, simbolo di conoscenza, addestramento e aspirazioni. Un senso di eccitazione si mescola alla sua concentrazione, poiché sapeva che l'addestramento che lo attendeva sarebbe stato impegnativo, ma essenziale per il suo sviluppo come ninja.

    Attraversando le porte dell'accademia, il ninja entrò in un mondo di apprendimento e sfide. Si unì agli altri studenti, pronti ad affrontare una nuova lezione. Si riunirono tutti nell'aula dell'accademia ninja. L'insegnante, un ninja esperto con una vasta conoscenza, prendeva il centro dell'attenzione e salutava gli studenti con un sorriso. La lezione iniziava con una breve revisione degli argomenti precedenti, rinfrescando le conoscenze degli studenti e mettendo alla prova la loro comprensione. Successivamente, l'insegnante introdusse il nuovo argomento della giornata: La tecnica della trasformazione.

    La trasformazione era un altra delle tecniche fondamentali nell'arsenale di un ninja. Consisteva nell'alterazione fisica e mentale del proprio aspetto, permettendo allo shinobi di assumere le sembianze di un'altra persona, di un animale o di un oggetto inanimato.

    L'esecuzione della tecnica della trasformazione richiedeva una grande concentrazione e abilità. Lo shinobi focalizzava la sua energia interiore e si connetteva con la natura stessa, cercando di manipolare il suo chakra per cambiare la sua forma e sembianze. Iniziava visualizzando l'aspetto desiderato con grande dettaglio nella sua mente, studiando attentamente i tratti fisici, le movenze e persino la voce del soggetto che intendeva imitare. Questa immagine mentale diventava la base per la trasformazione. Quindi, lo shinobi concentrava il suo chakra e lo dirigeva attraverso il proprio corpo, modificando le sue cellule e i suoi tessuti per assumere la forma desiderata. Durante questo processo, bisognava controllare attentamente il flusso del chakra per garantire una trasformazione accurata e duratura.

    La trasformazione richiedeva una profonda conoscenza e padronanza del proprio corpo e della sua fisiologia. Lo shinobi doveva essere in grado di imitare non solo l'aspetto esteriore, ma anche le caratteristiche interne dell'essere che stava cercando di emulare. Questo poteva includere la voce, il battito cardiaco, il profumo e persino il comportamento specifico. Mentre lo shinobi si trasforma, l'energia intorno a lui poteva variare. Il chakra si manifestava in forme fluide e luminose, avvolgendo il corpo mentre avveniva la metamorfosi. Questa energia era una testimonianza dell'abilità e del potere del ninja nel manipolare il proprio chakra. Una volta completata assumeva l'aspetto desiderato in modo convincente. L'imitazione poteva essere così accurata che anche gli occhi esperti avrebbero potuto faticare a distinguere la differenza tra lo shinobi e il soggetto imitato.

    La trasformazione poteva essere utilizzata per scopi vari, come infiltrarsi nelle linee nemiche, ottenere informazioni segrete o confondere gli avversari durante uno scontro. Era una tecnica versatile che richiedeva astuzia, prontezza mentale e un'abilità innata nel comprendere il comportamento e gli atteggiamenti di ciò che si stava imitando. Tuttavia, la trasformazione richiedeva una grande concentrazione e una continua emulazione dell'essere o dell'oggetto imitato. Anche la più piccola distrazione o perdita di concentrazione poteva far svelare la vera identità. Pertanto, la trasformazione era una tecnica che richiede pratica costante e padronanza del proprio chakra. Solo attraverso l'addestramento e la disciplina si poteva raggiungere una trasformazione perfetta, permettendo allo shinobi di adattarsi alle situazioni più complesse e pericolose.

    "Come al solito dopo la parte teorica, passeremo alla parte pratica. L'obbiettivo della lezione di oggi è riuscire a prendere le sembianze nel nostro Raikage" senza indugiare troppo l'insegnante iniziò a convocare gli alunni. "Questa volta sarai tu il primo ad iniziare" Decretò indicando Kuroshi. Con un pò di timore il ragazzo si avvicina all'insegnate, La sua postura era eretta e attenta, dimostrando rispetto e attenzione verso l'autorità dell'insegnante. Gli occhi di quest'ultimo erano fissi su di lui, trasmettendo un senso di serietà e impegno. Kuroshi cercava di nascondere la sua ansia, ma le piccole espressioni sul suo volto tradivano la tensione interiore. La sua mente lavorava freneticamente, rievocando le nozioni apprese e cercando di applicarle alla situazione.

    Si concentrò, cercando di eseguire la tecnica della trasformazione, ma qualcosa andò storto. Mancando di padronanza e controllo del proprio chakra, la trasformazione risultava difettosa e poco convincente. Mentre cercava di cambiare la sua forma, il corpo dello shinobi sembrava vacillare, e una serie di cambiamenti scomposti avvennero in modo incoerente. Le sue sembianze si distorsero e si contorsero in modo innaturale, creando un aspetto strano e deforme. L'imitazione dell'aspetto desiderato era pressoché scarso, con tratti sfocati e poco definiti. I dettagli fisici non erano riprodotti accuratamente, lasciando trasparire la sua vera identità. La voce non corrisponde al Raikage che cercava di imitare, creando ulteriori discrepanze nell'illusione.

    Il chakra intorno allo shinobi era instabile e caotico, manifestandosi come un'aura irregolare e disordinata. L'energia che circondava il suo corpo sembrava traballare e tremare, riflettendo la mancanza di controllo e padronanza della tecnica. La trasformazione malriuscita sembrava c causare una sensazione di disagio e frustrazione. "Dannazione! ho toppato anche questa volta!" Obiettò lasciando trasparire un po' di frustrazione

    Nonostante l'errore nella trasformazione, non si arrese. Si ricompose e nuovamente si concentrò intensamente, chiudendo gli occhi per entrare in uno stato di profonda connessione con il proprio chakra. La sua respirazione diventava lenta e regolare, mentre dirigeva la sua energia interna verso il punto focale del suo corpo. Con una precisione millimetrica, lo shinobi controllava il flusso del chakra attraverso i suoi canali energetici, guidandolo verso le parti specifiche del corpo che desiderava modificare. Il chakra circolava con grazia e potenza, prontamente obbediente alla volontà dello shinobi.

    Gradualmente, il corpo dello shinobi iniziava a subire una trasformazione sottile. I suoi lineamenti si modificavano, la pelle si adattava e si modellava secondo le forme che aveva in mente. Ogni singolo dettaglio veniva affrontato con precisione, mentre i tratti del viso, la statura, la corporatura e persino i capelli venivano manipolati con maestria.

    La trasformazione avanzava fluidamente, senza intoppi o incertezze. L'energia del chakra si diffuse attraverso ogni cellula del corpo, modellandole e adattandole alla forma desiderata. La sua presenza fisica sembrava fondersi con l'essenza dell'essere o dell'oggetto che sta cercando di emulare.

    Mentre la trasformazione procedeva, Kuroshi si sforzava di mantenere una sincronia perfetta tra il suo chakra e l'immagine mentale che aveva creato del Raikage. Ogni minimo dettaglio veniva tenuto sotto controllo, sia esso il tono della voce, la postura o persino le abitudini caratteristiche. La trasformazione raggiunse il suo apice, e lo studente emerse come una copia vivente del Kage. Le sue sembianze, il suo modo di parlare e persino la sua energia sono indistinguibili dal soggetto originale. Si mosse con la stessa grazia, esprimendo le stesse caratteristiche e il carisma.

    "Bene!!! questa volta è stato un successo"

    "Ben fatto! scogli la trasformazione e torna al tuo posto....avanti il prossimo."
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    Parlato - Pensato - Parlato altrui


    Nell'accademia ninja, un normale giorno di lezioni subì un'improvvisa modifica quando l'insegnante annunciò un cambio di lezione. Gli studenti si riunirono nella loro aula, curiosi ed eccitati per scoprire cosa aspettarsi. L'insegnante entrò con passo deciso, portando con sé una tavola di legno su cui è appeso un pergamena avvolto. Con un sorriso misterioso, l'insegnante spiegò che la lezione prevista era stata momentaneamente sostituita da un insegnamento speciale. I volti degli studenti si illuminarono di anticipazione mentre l'insegnante svelava il contenuto del pergamena. Si tratta di una lezione sulla "tecnica della sostituzione".

    La tecnica della sostituzione, conosciuta come "Kawarimi no Jutsu" , era una delle tecniche fondamentali insegnate all'accademia ninja. Questa abilità permetteva al ninja di scambiare istantaneamente il suo corpo con un oggetto o un'entità diversa, creando così un'illusione che lo faceva sembrare scomparso e si sostituiva con l'oggetto scelto. La tecnica deve essere eseguita con velocità e precisione. Quando il ninja percepiva un attacco imminente o viene colpito, sfruttava la sua prontezza e il suo controllo del chakra per attivare la sostituzione. In un istante, l'oggetto scelto prendeva il posto del corpo del ninja, mentre il ninja stesso si posiziona in un punto sicuro.

    L'illusione creatasi era estremamente realistica, tanto che persino gli avversari possono essere ingannati da essa. La sostituzione poteva coinvolgere oggetti comuni come tronchi, rocce o manichini, ma anche animali o persone presenti nell'ambiente circostante. La chiave per eseguire con successo la tecnica della sostituzione risiedeva nel tempismo perfetto e nella capacità di concentrare rapidamente il chakra. Il ninja doveva essere in grado di valutare la situazione, prevedere l'attacco e reagire istantaneamente. La pratica costante e il controllo del chakra erano essenziali per padroneggiare questa tecnica.

    La sostituzione offriva una serie di vantaggi tattici. Poteva essere utilizzata per evitare gli attacchi nemici, sfuggire alle situazioni pericolose o confondere gli avversari. Inoltre, poteva anche essere un'ottima apertura per contrattaccare, cogliendo di sorpresa il nemico durante la sua momentanea confusione. Tuttavia, la tecnica della sostituzione richiedeva una rapida valutazione delle circostanze e una buona conoscenza dell'ambiente circostante. Era importante scegliere l'oggetto o l'entità di sostituzione in modo appropriato per evitare di essere facilmente individuati o rivelare la propria posizione successivamente. In conclusione, la tecnica della sostituzione era un'abilità fondamentale per ogni ninja. La sua esecuzione rapida, la capacità di ingannare gli avversari e la possibilità di creare aperture tattiche la rendono uno strumento prezioso nel repertorio di ogni shinobi.

    "Dopo il ripasso teorico di questa tecnica, procederemo con una prova pratica!" Decretò l'insegnate una volta riepilogato il funzionamento della tecnica stessa. "Seguitemi tutti in cortile, ho preparato qualcosa per voi" concluse facendo un ampio gesto dello mano, invitatoli a seguirlo mentre sfoggiava un sorriso sornione.

    L'insegnate si posizionò al centro del cortile, di fronte a lui, a qualche metro di distanza, vi era un cerchio rosso disegnato a terra. indicò quest'ultimo: "A turno ognuno di voi, quando sentirà il proprio nome, si posizionerà al centro di quel cerchio" disse iniziando a spiegare le dinamiche dalla prova pratica. "Non potrete uscire la cerchio durante la prova. effettuerete in quel esatto punto la tecnica della sostituzione" Continuò mentre si allontanava ancora di più dal cerchio dandogli le spalle. Qualche metro più in là si fermò di colpo e si girò nuovamente. Lentamente portò la man al fianco, un kunai emerse dalla fodera con un suono nitido, illuminato dalla luce del sole. La lama affilata brillava con una lucentezza minacciosa. "Dovrete solo evitare di non farvi colpire dal Kunai!" terminò mostrando un sorriso compiaciuto.

    Uno alla volta gli stupendi iniziarono ad affrontare la prova, finché non arrivò finalmente il turno di Kuroshi. Con passi lenti e cadenzati si avviò al centro del cerchio. pochi attimi, e senza dargli neanche molto tempo per riflettere, con un movimento fluido e potente, l'insegnate scagliò il kunai nell'aria. La lama affilata tagliò l'aria con un fischio, lasciando dietro di sé una scia temporanea mentre vola verso il bersaglio.
    Il kunai ruotò rapidamente su se stesso, guidato dalla precisione e dalla forza del lancio dello shinobi. L'energia cinetica accumulata nella sua mano si trasferì con efficacia all'arma, conferendole velocità e stabilità. Il kunai rapidamente si avvicinava sempre di più al bersaglio, seguendo la traiettoria predeterminata.


    Kuroshi nel frattempo si preparava a eseguire la tecnica della sostituzione, ma qualcosa sembrava andare storto durante l'esecuzione. Mentre cerca di concentrarsi e radunare il chakra, la sua mente diventava confusa e il controllo del flusso vitale si perdeva. L'ansia e la pressione sembravano attanagliare il povero studente, che faceva fatica a concentrarsi. Quando tentò di attivare la tecnica, una nuvola di fumo si formò intorno a lui, ma al momento della sostituzione qualcosa andò terribilmente storto. La sostituzione fallita diventò evidente quando il fumo si dissipò. Lo studente non fu in grado di sostituirsi, restando lì mentre il kunai puntava rapidamente verso di lui. Fu costretto ad abbassarsi per evitare di essere colpito, riuscendo ad evitarlo veramente per pochissimo.

    La confusione si dipinse sul viso di Kuroshi mentre cercava di comprendere cosa fosse andato storto. Gli spettatori potevano percepire la sua frustrazione e il suo senso di fallimento. La tecnica della sostituzione errata si rivela come un'illusione difettosa, incapace di ingannare o confondere chiunque. "Puoi fare molto meglio di cosi....su avanti riprova"

    "Si signore"


    L'insegnate scagliò un secondo Kunai vero lo studente che questa volta cercava di rimanere più concentrato. Con un rapido movimento delle mani, lanciò l'esecuzione della tecnica. In un lampo, il suo corpo si dissolse nuovamente in una nuvola di fumo bianco, creando l'illusione di una sparizione improvvisa. Allo stesso tempo, il tronco di un apparve al suo posto, come se fosse sempre stato lì. La precisione e la velocità dell'esecuzione permisero all'aspirante shinobi di evitare con successo l'attacco imminente. La transizione tra il corpo originale e l'oggetto di sostituzione fu fluida e istantanea. Kuroshi si mosse con grazia e precisione. Una volta che il fumo si dissipò e l'illusione si dissolse, lo studente emerse dal suo nascondiglio, questa volta con un espressione più soddisfatta.
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    Parlato - Pensato - Parlato altrui




    Camminando con passo deciso lungo le strette strade del villaggio, il giovane ninja si dirigeva verso l'accademia. Indossava un tradizionale abbigliamento da aspirante shinobi, con un giacchetto nero con sfumature di arancione e pantaloni blu scuro. Un leggero vento agitava i suoi capelli corvino mentre procede con determinazione. Il suo volto rifletteva una miscela di emozioni: eccitazione per ciò che l'attendeva all'accademia, ansia per le sfide che dovrà affrontare e una fiera determinazione nel dimostrare il suo valore come ninja. Gli occhi scuri e penetranti riflettevano la sua passione e il suo desiderio di eccellere in questa strada scelta.

    Mentre si avvicina all'accademia, riusciva a sentire l'atmosfera vivace e l'energia palpabile. I suoni dei passi e delle voci riempivano l'aria, creando un senso di eccitazione che alimentava ulteriormente la sua determinazione.

    Con un sorriso sul volto, il giovane ninja aprì le pesanti porte dell'accademia e si addentrò nell'edificio. L'interno era vivo di attività, con studenti che si preparavano per le lezioni, discutendo delle loro esperienze Gli istruttori passavano da un gruppo all'altro, fornendo indicazioni e consigli preziosi.

    Kuroshi si unì al flusso degli studenti, cercando di assorbire ogni insegnamento, ogni consiglio e ogni opportunità per crescere come shinobi. Sentiva un senso di appartenenza e di scopo, sapendo di essere nel luogo giusto per realizzare i suoi sogni. Mentre si avventurava più in profondità nell'accademia, gli occhi del giovane si illuminavano di determinazione. Era consapevole che il percorso per diventare un ninja di élite non sarebbe stato facile. Con passo sicuro, si diresse verso la sua aula. Le prime luci del mattino illuminano la stanza, mentre gli studenti si sistemavano ai loro banchi. L'aria era carica di eccitazione e anticipazione per ciò che la giornata aveva in serbo per loro. I muri erano adornati con pergamene e raffigurazioni di eroi passati e famosi ninja, ispirando gli studenti a perseguire la grandezza.

    La giornata iniziò con lezioni teoriche, dove gli studenti appresero la storia e la teoria della tecnica. La lezione del giorno avrebbe riguardato la tecnica della moltiplicazione del corpo che era una delle tecniche base degli shinobi. Consisteva nella creazione di illusioni o copie del corpo dell'utilizzatore per ingannare gli avversari e confonderli durante il combattimento. Per eseguire la tecnica, lo shinobi canalizzava il proprio chakra e lo divideva in parti uguali tra sé stesso e le copie che intendeva creare. Questo processo richiedeva una buona padronanza del controllo del chakra e una concentrazione adeguata. Una volta che il chakra veniva distribuito, vengono create le copie del corpo, che sono identiche all'utilizzatore in termini di aspetto fisico, movimenti e abilità.

    Le copie create dalla moltiplicazione del corpo, tuttavia, sono puramente illusioni e non avevano una presenza fisica reale. Quindi, non potevano causare danni fisici diretti agli avversari. Tuttavia, potevano essere utilizzate in modo strategico per confondere e distogliere l'attenzione dell'avversario, dando all'utilizzatore l'opportunità di attaccare o di prendere la fuga. L'efficacia della tecnica dipendeva dalla capacità dell'utilizzatore di creare copie realistiche e di farle muovere in maniera credibile. Uno shinobi esperto era in grado di creare un gran numero di copie, rendendo difficile per l'avversario individuare l'utilizzatore originale. Inoltre, alcune varianti avanzate della tecnica consentivano alle copie di essere in grado di interagire con l'ambiente circostante, aumentando ulteriormente la loro credibilità.

    Tuttavia, la tecnica della moltiplicazione del corpo aveva i suoi limiti. Le copie create erano vulnerabili e potevano essere facilmente dissolte o disperse se venivano colpite da attacchi avversari. Inoltre, la creazione di un gran numero di copie richiedeva una quantità considerevole di chakra e poteva affaticare l'utilizzatore se veniva eseguita per un periodo prolungato. In conclusione, la tecnica della moltiplicazione del corpo era una abilità fondamentale degli shinobi che permetteva di creare illusioni e copie di se stessi per confondere gli avversari. Se utilizzata con intelligenza e strategia, poteva essere un'arma potente durante il combattimento.

    Per Kuroshi la parte della teoria non era molto complicata, in generale se la cavava al quanto bene con lo studio. Dotato di un intelligenza acuta gli risultava piuttosto semplice assimilare certi concetti. Nonostante si conoscesse a fondo la teoria, era tutt'altro discorso per la pratica.

    -Bene! il prossimo sei tu Kuroshi!!- decretò l'insegnate, mandando a sedere lo studente che aveva appena provato ad eseguire la tecnica e facendo cenno di raggiungerlo in fondo all'aula. Con fare un po' incerto il ragazzino prendeva posto accanto al suo insegnante. Con una certa ansia si preparava ad eseguire la tecnica, radunare il suo chakra, ma la sua padronanza del controllo del chakra non era ancora sufficientemente affinata. Con un movimento brusco delle mani e un tentativo di pronuncia incerta delle parole, lanciò l'esecuzione della tecnica. "Bunshin no Jutsu!" Tuttavia, qualcosa andò storto, per almeno i primi tre tentativi. Invece di creare copie precise di sé stesso, si materializzarono delle figure sproporzionate e deformi. Alcune copie risultavano essere troppo piccole, altre troppo grandi, mentre alcune sembravano quasi ammassi di chakra informi. Le copie si stagliavano davanti allo studente, tremolanti e instabili. Avevano difficoltà a mantenere una forma definita, e le loro caratteristiche fisiche erano distorte e irregolari. Sembrava quasi che avessero subito un errore di progettazione, con braccia troppo lunghe, teste troppo piccole o gambe irregolari. Nonostante i loro sforzi, le copie malriuscite non riuscirono a seguire i movimenti del vero corpo dello studente. I loro passi erano goffi e incerti, e spesso inciampavano l'uno sull'altro. L'illusione di un'armata di ninja fu rapidamente spezzata dall'inefficienza delle copie malriuscite.

    "Dannazione!! perché diamine non mi riesce!!" Brontolava tra sé e sé frustrato dal fatto di non riuscire ad eseguire la tecnica come si immaginava. Si volto con imbarazzo verso il suo insegnate che con un cenno della testa gli concesse un ultimo tentativo. Con una postura ferma e una concentrazione intensa, radunò nuovamente il suo chakra, sentendolo fluire vigorosamente all'interno di sé. Nel momento successivo, si creò un'esplosione di fumo bianco intorno a lui, nascondendo temporaneamente la sua forma.

    Quando il fumo si dissipò, si rivelarono due copie perfette di sé stesso, che si stagliavano ordinatamente davanti allo studente. Ogni copia aveva le stesse fattezze, le stesse abilità e la stessa energia vitale del corpo originale. Le copie si muovevano con grazia e agilità, seguendo i movimenti del corpo originale con precisione millimetrica. Lo studente sorrise soddisfatto, consapevole del successo della sua esecuzione. Sentiva una sensazione di trionfo e di crescita, sapendo di aver superato un altro importante passo nel suo percorso ninja. Con gratitudine per l'opportunità di apprendimento e un senso di umiltà, lo studente ringraziò il suo istruttore prima di tornare a sedersi alla sua postazione.
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    Nome Utente: Shakur
    Nome PG: Kuroshi Yamada
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    è da un po' che penso di provare a cimentarmi in un gdr per la prima volta. Alla fine mi sono deciso, ho pensato di partire dall'universo di naruto perché è quello che conosco meglio. Non vedo l'ora di iniziare
6 replies since 23/5/2023
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