Clan Uchiha Sharingan Konoha Genin
narrato parlato pensato parlato altrui
Lesto lo spadaccino porta la mano dominante sull'impugnatura della sua spada, non di certo un gesto amichevole, le parole che ne susseguirono furono una prova delle intenzioni di quell'uomo, probabilmente pronto a tutto pur di passare lungo la sua strada, verso chissà che cosa.
Takuma dalla sua, una volta analizzata la situazione in cui si trovava, con un rapido colpo di capo si sbarazzò del suo cappuccio, che fino a quel momento li copriva un pò la visuale, un ghigno di disegna sulla faccia dell'uchiha, mentre con la mano destra preparata in precedenza, afferra l'elsa del Kunai, il braccio adopera come una frusta, caricando il colpo fino a dietro l'orecchio per poi riportare e quindi rilasciare il coltello verso quello ha individuato come il suo nemico [SWISHH], rumore forte del vento squarciato a metà, mentre il Kunai volta circa all'altezza dello stomaco del Genin di Ame.
Il piede sinistro dell'Uchiha spinge velocemente il terreno, flettendo la gamba in quello che dovrebbe essere un balzo per accorciare non di molto le distanze tra lui e lo spadaccino
Essendo bendato, sfrutterà i rumori per potermi individuare, ma se l'impatto del Kunai su una sua ipotetica parata e il mio salto, in teoria non dovrebbe sentirmi mentre....
Fugace e analitico pensiero del Genin che nel mentre si trova a mezz'aria va a comporre i sigilli:Serpente → Montone → Scimmia → Cinghiale → Cavallo → Tigre, mani leste le sue, frutto di un'allenamento abbastanza severo.
GoKakyū...
Pensa mentre porta la mano destra ormai libera da ogni presa, vicino alle labbra a forma di un uncino con due dita, il petto si gonfia caricando la testa leggermente all'indietro per caricare, la bocca si va a gonfiare di riflesso, ed ecco che [SWOOM], delle fiamme color rosso vivo cremesi, andrebbero a circondare in un area di un metro di diametro proprio sopra la testa dello spadaccino misterioso di Ame.
Ora vediamo come te la cavi spadaccino..
Pensa soddisfatto il giovane mentre con gli occhi continua a fissare il suo nemico.
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